di Mirella Izzo
sito ispirato alla cultura "Two Spirits" delle società dei popoli nativi nordamericani
e di rielaborazione moderna della soggettività culturale e artistica Transgender

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FOTOALBUM 2005

Il 2005 è un anno descrivibile con una sola parola: sofferenza. Dall'ottobre 2004 ho iniziato a stare sempre peggio in termini di astenia fisica e di dolori diffusi, di resistenza anche agli stress minimi. La mia frequenza lavorativa si è via via sempre più diradata. A marzo 2005 mi viene diagnosticata la Fibromialgia, una malattia non proprio rarissima, che colpisce al 95% ed oltre le donne e che, forse anche per questo motivo, è poco considerata dalla scienza medica nonostante l'alto livello invalidante che produce. Dopo quel ricovero non sono più andata a lavorare ed ho iniziato le lunghissime pratiche per invalidità civile, handicap grave e inabilità totale al lavoro (è la continuità che non reggo sia di ore consecutive per giornata, sia di giornate per settimana). A fine 2005 conseguo il 90% di invalidità civile e l'"handicap grave". Le pratiche per l'inabilità al lavoro invece non termineranno con il 2005. Il 2005 è anche stato l'anno della fine della mia love story con "Lady X", con la quale però siamo rimaste in rapporto di amicizia.
Ma nessun'amicizia può, per quanto profonda, coprire la pienezza di un rapporto d'amore profondo.

La foto successiva è uno degli ultimi "autoscatti" della mia presenza al lavoro. Sono in un'androne di scalinata per fumarmi (fuorilegge comunque) una sigaretta. Il voto mostra bene il mio stato d'animo di quel periodo. Una foto emblematica.

Non ricordo con esattezza il giorno, ma queste foto risalgono ai primi mesi del 2005. Una serie di scatti fatti a casa dei miei genitori mentre gioco con "Terry", la bassotta dei miei. L'ultima delle 4 foto è stata anche pubblicata sull'Unità in una puntata di "Un due tre, liberi tutti" di Delia Vaccarello.

 

Mia madre è stata l'unica persona a non abbandonarmi neppure per un secondo nel periodo della mia transizione. Nonostante il suo carattere abbia contribuito a rendermi difficile una costruzione di identità, non posso non volerle bene per il suo affetto smisurato. Avrei solo desiderato che fosse tanto ma con una misura e che non facesse dipendere la sua vita dalle mie fortune o sfortune. Resta comunque l'unica persona in assoluto a non avermi mai abbandonata.
Pride Nazionale di Milano. Queste foto vanno un po' spiegate. Innanzitutto il "cartello" con scritto: "Mirella Izzo è con noi. Grazie Presidente". Sembra quasi un epigrafe per una morta. Ed in effetti la malattia era sempre più ammorbante e solo con farmaci oppiacei riuscivo a "stare in piedi" per qualche ora. Io al "Pride" non dovevo andare. Non potevo andare. Non era consigliabile affatto. Ma il mio cuore voleva essere là, andare in vacanza dalla malattia almeno un giorno l'anno. Fu così che mi organizzarono le cose per farmici essere. Accompagnata da casa praticamente fino a sotto il "Carro" di Crisalide... Sul carro una poltroncina tutta per me se avessi avuto bisogno di riposare. E tutto predisposto anche per il rientro senza farmi camminare o stancare ulteriormente. In realtà la poltroncina la usai poco. Ero troppo contenta di esserci.. l'adrenalina ha vinto per qualche ora la sofferenza e sono stata quasi sempre in piedi ed ho fatto più casino di tutti. Certo l'adrenalina è un po' come l'anfetamina... se la sfrutti troppo.. dopo c'è il down. E il down è iniziato già durante il viaggio di ritorno a Genova. Le giornate successive sono state brutte ma non le voglio raccontare, non le voglio ricordare. Mi piace ricordarmi in piedi a "guidare le danze"....
Non andando più a lavorare, non posso certo parlare di "vacanze di agosto". E neppure di ferie perché ero in "malattia". Il che mi ha costretta a casa magari in quelle poche ore che ero più in forma. Agosto però è stato il mese passato con "Lady X". Anche se avevamo ormai chiuso, le vacanze sue erano già state programmate così e poi penso volesse starmi un po' vicina, sapendo che devo affrontare le mie sofferenze in "buona" solitudine. Nulla di straordinario in quel periodo se non che, per quei 20 giorni, abbiamo deciso di far finta di non esserci lasciate... La nostra vacanza era tornare a far finta di stare insieme... senza pensare al futuro. Il mio look nel frattempo stava cambiando. La vita casalinga, la rarefazione di occasioni d'uscita, mi ha portata ad un look più "butch" (si fa per dire) a trascurare il trucco e a vivere comoda, anche perché gli abitini sexy e aderenti, da scoagulata e fibromialgica, sono una vera e propria piccola tortura. Qualche volta mi ci sono sottoposta ancora, ma per poche ore per volta

Agosto: le prime tre foto sono tre autoscatti che feci una mattina bellissima in cui dovetti andare all'ospedale per i miei soliti controlli dell'INR (scoagulazione del sangue). Le due seconde foto sono invece due scatti che rappresentano la "pausa" che io e "Lady X" ci siamo concesse...
A Settembre, sempre meno mobile io, mi viene a trovare una parte del gruppo di Crisalide Milano. E' l'occasione per mischiare serio e faceto, utile e dilettevole. Non coperti, a sinistra Daniele e seduta su di me Nicole che trovo davvero graziosa.... Peccato sia etero!
Ricordo questa domenica di settembre... di ritorno dall'Ikea... Prima di tornare a casa ho detto a "Lady X": " è una delle rarissime volte che sono vestita e truccata, ti prego fammi due scatti a "futura memoria"". E lei me li fece.
E' il 20 novembre.... Da qualche anno io ho importato dagli USA l'evento del Transgender Day of Remembrance, ovvero il giorno della memoria delle persone trans ammazzate nel mondo per odio o pregiudizio. Ora è un evento che viene realizzato ogni anno ed è un appuntamento conosciuto da tutto il movimento GLBT italiano. Sono felice di essere stata io a portare in Italia un evento che è molto triste ma che è anche carico di emotività. Ed infine è anche una denuncia.
Per la prima volta, quest'anno a Genova, abbiamo deciso di fare una cena tutti insieme (in realtà fummo in pochi ad aderire alla cena) dopo la commemorazione. Nella seconda foto, prima di me, in ordine Matteo e Valentina, poi "lady X". Di fronte a noi Sabrina, compagna di Valentina
E questa è la vera Mirella dell'inverno 2005. Tuta da ginnastica in casa o davanti al pc o sul letto a dormire. Jerry, gattone pelosissimo, è venuto a farmi compagnia verso fine anno riempiendo la casa di peli. La lotta è continua contro i suoi incredibili peli che hanno la magica capacità di intrecciarsi dentro qualsiasi tessuto... ma ha due occhioni che ti fanno perdonare ogni cosa. Per il suo indomito coraggio Jerry è anche chiamato "Jerry cuordiconiglio".
L'ultima foto mi rappresenta dormiente il giorno dopo natale dai miei. Persino mangiare mi affatica. :(