Autobiografia (industriale?)

Raccontarsi, raccontare la propria vita è sempre e comunque un "falso", a meno di non scrivere un libro di 100.000 pagine, necessariamente, persino inconsciamente, la nostra mente taglia, cuce, cancella, adatta i nostri ricordi alla nostra realtà ed anche a ciò che vogliamo far sapere di noi e ciò che invece vogliamo tacere. Non farò eccezioni alla regola ed anche io, autobiografandomi, farò sapere di me ciò che voglio, ma anche semplicemente ciò che ricordo e non ho rimosso, ed ancora quel che inconsciamente "piego" alla coerenza della mia stessa identità.
Non sono particolarmente attratta dalla coerenza, da buona discepola di Osho, ma sono certa che non tutto quel che racconterò di me, altri, testimoni di pezzi della mia vita, racconterebbero ugualmente.
In ogni caso, buon viaggio a chi ama leggere su web piuttosto che su carta stampata.
Nella colonna di sinistra gli anni per ora a disposizione.