di Mirella Izzo
sito ispirato alla cultura "Two Spirits" delle società dei popoli nativi nordamericani
e di rielaborazione moderna della soggettività culturale e artistica Transgender

 

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FOTOALBUM 1999

Il 1999 è stato un anno felice e pieno di "sperimentazione" sentimentale e (molto meno, sigh) sessuale. E' stato inoltre l'anno in cui un endocrinologo con poca familiarità con i decimali mi prescrisse per un mese un dosaggio di estrogeni 10 volte superiore ai dosaggi che si usano di norma per le persone transessuali (l'equivalente in etinilestradiolo di quanto ve ne sia in circa 60 pillole anticoncezionali moderne a basso dosaggio... per farla breve, per un mese ho assunto l'equivalente di circa 60 pillole anticoncezionali al giorno). In questo mese di iperestrogenismo accaddero alcune cose molto particolari:

  1. mi passò totalmente il desiderio del fumo (e infatti smisi senza alcun minimo sforzo)
  2. Aumentai di peso di OTTO Kg (in un solo mese)
  3. accelerai fortemente la femminilizzazione
  4. mi vennero due calcoli alla colecisti
  5. probabilmente fui vittima delle prime ischemie cerebrali (di cui mi accorsi quasi un anno dopo per cui non ne ho la prova
  6. Ero sempre felice e ridevo spesso e ogni volta che ridevo passavo dal riso al pianto (non infelice)
  7. La libido era molto bassa ma totalmente compensata dallo stato di benessere che mi portava comunque al desiderio sessuale... Desiderio appunto ma non bisogno, necessità, urgenza.
  8. Inoltre, nel 1999 ebbi modo di verificarmi sessualmente e lo feci con due storielle d'amore di 3 mesi l'una con due ragazzi ed una terza con Matteo, un ftm che stava iniziando la sua transizione quando io ero già in ormoniterapia.
    L'incontro con Matteo e la quasi convivenza (che si protrarrà per un anno e mezzo abbondante) è stato sicuramente il periodo più felice della mia vita.

    Il primo riquadro di foto risale ai primi mesi del 1999. Tutte le foto mi sono state scattate da ...., il mio fidanzato torinese che forse non amavo alla follia ma che fu sicuramente il primo a farmi sentire davvero donna nel senso più tradizionale del termine, ed in effetti stavo diventando una "sventolona" non da poco anche se ancora non avevo sconfitto la barba che avevo però imparato a nascondere perfettamente. Mi portava spesso a mangiare fuori nei migliori ristoranti e mi trattava come una regina. Poi iniziò a trascurarmi. Io lo attesi per quasi due mesi e poi decisi di lasciarlo. Le prime due foto mi furono scattate a Portofino, la terza a casa mia e la quarta nelle mie prime uscita da "donna di casa" :)

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Intorno a Marzo mi misi con Michele, un ragazzo molto grazioso e anche decisamente più giovane di me. Non furono mesi particolarmente felici. Seppur bello, c'erano problemi sessuali fra noi, poco divertimento e lui era pieno di dubbi sullo stare con una trans... Anche in questo caso la relazione non superò i tre mesi... e finì intorno a maggio. Durante il rapporto con lui il mio organismo diede un ulteriore "step" alla mia transizione e iniziai ad assumere un aspetto femminile nel quale la mia origine transessuale diventava sempre meno riconoscibile, individuabile.
Le prime due foto sono state scattate a "Boccadasse" in una di quelle strane domeniche invernali che solo a Genova riescono a portare temperature quasi estive. Le seconde foto, in maggio, sono state scattate ad Albisola marina. L'ultima foto, a seno scoperto, fu uno scherzo che volevamo fare ma che ci andò un po' male. Eravamo in una strada centrale della cittadina ma aspettavamo l'attimo che non passassero auto o pedoni. Trovato l'attimo, mi scopersi per un secondo e lui scattò. Non tenemmo conto che esistevano anche i ciclisti.. e proprio in quei due secondi a seno scoperto uno di essi passò, guardò e ovviamente "fischiò" con qualche annesso complimento. A circa 5-6 mesi dall'inizio della mia terapia ormonale avevo già un seno discretamente sviluppato.
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Queste sono le ultime foto scattate con Michele, quando già non stavamo più insieme e stavo già con Matteo (si perché il passaggio da.... a Michele a Matteo non ebbe pause.. ahem....) Il motivo per cui stanno su questo sito è perché quando vidi la prima scattai di gioia esclamando: "la cellulite!!! Si vede la cellulite", come se avessi raggiunto un traguardo meraviglioso. Conoscendo come tante donne vivono drammaticamente la loro cellulite, mi faceva pensare il fatto che il "valore" di una cosa, spesso siamo noi e le nostre aspettative a darlo. Per me la cellulite era il segno di una biologia endocrina interna ormai totalmente femminilizzata. Come tale, un successo. La seconda rappresenta invece un altro aspetto comune a noi transessuali, ad inizio transizione: rinasciamo a nuova vita e anche se abbiamo 40 anni siamo anche bambine appena nate con tanta voglia di giocare (e recuperare un poco del tempo perduto)
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La prima è uno dei primissimi scatti del "mio" Matteo. Me ne innamorai perdutamente quando stavo ancora con Michele, ma già in reciproca crisi, quando un gruppetto di trans andò a casa sua per vedere se riuscivamo a fondare questa Associazione trans. In quel periodo nacque il nome di Crisalide, anche se ufficialmente l'Associazione nacque in autunno. Mi innamorai della sua vitalità e intelligenza, ma soprattutto del suo humor e gentilezza. Già la prima sera io e lui rimanemmo fino a notte tarda da soli a parlare. Il tempo di aspettare che Michele tornasse da uno stage di lavoro fuori Liguria e quando tornò ci lasciammo. Era una serata di prima estate e mi accorsi che se non l'avessi lasciato io mi avrebbe lasciato lui. Lo spedìì a casa molto presto perché in trepidazione a casa sua Matteo aspettava che io mollassi Michele. Lo chiamai da casa di sera tardi e gli dissi: "vieni a dormire con me". Lui venne. Fu una notte stranissima perché passai dalle braccia muscolose di Michele alla mascolinità ancora fragile di Matteo ed inoltre non è che fossi poi tanto abituata a questi passaggi repentini. Fu così che la mattina al risveglio scoppiai a piangere. Lui ci rimase malissimo ma gli spiegai che era solo un sovradosaggio emozionale che mi stava facendo piangere e che ero tutt'altro che infelice di essermi messa con lui... Dovetti un po' insistere perché mi credesse ed in ogni caso lo choc glielo avevo procurato.
La seconda foto è tratta dalle sfigatissime vacanze agostiane in una casa di campagna di un comune amico. Piovve per 15 giorni su 15. Ma quando ci si ama, va sempre tutto bene... e poi iniziai a scoprire quanto Matteo era bravo nel farmi ridere ed è proprio vero che sei fai ridere una donna l'hai mezza conquistata. Lui mi conquistò interamente!
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Le seguenti cinque foto rappresentano scene di un autunno inverno felice: la prima in casa di Matteo e dei sui sette gatti, la seconda a Milano con un amico di Matteo "favoloso" (in tutti i sensi), terza e quarta invece rappresentano una giornata in casa di mia madre (mio padre e mia sorella rigorosamente assenti). Nella prima foto abbraccio mia madre, nella seconda sono con due mie cugine da parte di madre
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