di Mirella Izzo
sito ispirato alla cultura "Two Spirits" delle società dei popoli nativi nordamericani
e di rielaborazione moderna della soggettività culturale e artistica Transgender

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RECENSIONE DI DAVIDE TOLU* A
"PERPETUE RIFRAZIONI"

Mirella Izzo, conosciutissima per le sue innumerevoli attività a favore del popolo transgender, con "Perpetue Rifrazioni" mostra un lato inedito di sé.
A cominciare dai temi, questa raccolta si annuncia intrigante, di certo sconvolgente: la transizione sessuale, il lesbismo e il femminismo dal punto di vista di una neodonna, l’handicap fisico causatole da un’aneurisma all’aorta che l’ha costretta a sottoporsi ad un delicato intervento a cuore aperto con inclusione di valvola meccanica: tutti fatti che la rendono una persona totalmente reinventata, nuova, senza nessun parametro o modello tradizionale a cui fare riferimento per identificarsi o trarne paragoni.
Da questa posizione a un tempo privilegiata e “dannata”, Mirella osserva la vita e i suoi misteri, l’amore e la morte, come facce della medesima medaglia e trae profonde intuizioni.
Questa è la voce di un essere umano di incredibile complessità, quasi fosse davvero un personaggio cibernetico che riesce ad autoprogrammarsi a piacimento, incarnando attraverso il corpo desideri e modi di essere che nelle persone “normali” esistono solo allo stato potenziale e non vengono mai espressi.
La Izzo è pioniera in territori inesplorati di cui i comuni mortali ignorano persino l’esistenza. Versi sciolti che snobbano le rime ma non mancano di ritmo, musicalità, grazia e sono pervasi di un soffuso e misterioso erotismo.

Anche se un libro di poesie non si spiega ai lettori, come dice l’Autrice nella sua prefazione, le premesse che accompagnano le poesie e i diversi periodi in cui sono state scritte sono estremamente interessanti, almeno quanto le poesie stesse.
Degne di particolare nota sono le poesie del periodo pre-transizione, dove il gusto per l’ermetismo può significare uno stato mentale di censura in cui tuttavia emerge una profonda capacità intuitiva e una acuta, fragile sensibilità.

* DAVIDE TOLU è operatore teatrale, scrittore, drammaturgo e compositore. Ha scritto per il teatro: “Il Principe di Guazzaviglia” (musicommedia); “Bruciori” (Premio Officine Italia Rassegna Nazionale di Teatro Giovani di Serra S. Quirico); “Agnese Odiosa Agnese” (finalista Premio Fondi la Pastora 2006 e Menzione Premio Letterario Nazionale “Il Camaleonte” 2006). “13 anni” (Segnalazione “eccellenza” Festival Nazionale Teatro Ragazzi di Manaro s/P, menzione Premio Parole in Scena 07); Ha pubblicato il romanzo “Il Viaggio di Arnold, storia di un uomo nato donna” (EUR 2000)e il librogame “Il Tempio del Sardus Pater”(1° edizione: Demos 2000). È co-traduttore del romanzo cult transgender “Stone Butch Blues” di L. Feinberg (Il Dito e la Luna 2004). Ha fondato il Coordinamento Nazionale Trans FtM, la mailing-list ftMItalia di yahoogroups ed è stato per diversi anni Consigliere di Crisalide Azione-Trans. Dal 2004 porta in tour il suo spettacolo "One New Man Show", il primo a toccare la tematica del transgenderismo FtM (da femmina a maschio), con Matteo Manetti.